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  • Lorenzo Rota (Carenno 1818-Bergamo 1855) Laureato in medicina e chirurgia all'Università di Pavia, divenne assistente di botanica presso lo stesso ateneo. Studioso di piante fanerogame rare, fu il primo a descrivere sistematicamente la flora della Provincia di Bergamo. Ci ha lasciato un erbario costituito di oltre 5000 specie. A lui è intitolato l'orto botanico della città di Bergamo e l'Istituto Superiore di Calolziocorte.
  • Gabriele Rosa (Iseo 1812-Iseo 1897) Patriota e scrittore, nato ad Iseo da padre di origini carennesi. Protagonista delle cinque giornate di Milano, fu il più giovane internato nella prigione boema dello Spielberg a causa dei suoi scritti giornalistici invisi agli Austriaci. Fu collaboratore del "Politecnico" di Carlo Cattaneo, federalista repubblicano nonché autore di decine di libri dedicati alla politica, alle scienze umane e alla storia. A Lui è stata intitolata una Via comunale nell'anno 2011.
  • Davide Albertario (Filighera 1846-Carenno 1902) Sacerdote e giornalista, fu una delle figure più carismatiche del secolo XIX. Iniziò la sua attività scrivendo sull'Osservatore Cattolico di Milano, di cui divenne anche di-rettore. Avversario del liberalismo, fu sostenitore di un'apertura sociale e democratica del cattolicesimo. Non mancò, tuttavia, di scontrarsi con la gerarchia ecclesiastica conservatrice, che gli fu spesso ostile per via del suo spirito fortemente polemico. In seguito ai moti di Milano del 1898, nei quali prese posizione a fianco dei dimostranti, fu condannato a tre anni di detenzione in carcere. Trascorse i suoi ultimi anni di vita a Carenno, dove morì il 21 settembre 1902.
  • Gustavo Bontadini (Milano 1903-Milano 1990) Metafisico per eccellenza, fu uno dei più grandi filosofi italiani del Novecento. Dagli abitanti di Carenno è ricordato come quel villeggiante affezionato, dai modi inconsueti e talvolta bizzarri, che era solito trascorrere lunghi periodi di soggiorno proprio nel loro paese (ove è sepolto), nel bel mezzo della verde Val San Martino.