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Messaggio di avviso

 ubicazione di carenno nella valle san martino

Distanza dai maggiori centri abitati

  • da Lecco: 14 km
  • da Milano: 60 km
  • da Bergamo: 30 km
  • da Monza: 45 km

Dati generali

  • Codice ISTAT: 097014 - Codice Catastale: B763
  • CAP: 23802 sigla provincia: LC - prefisso telefonico: 0341

Popolazione:

  • 1.495 (ISTAT 2013) maschi: 730 femmine: 765
  • 5.228° Comune per popolazione

Superficie:

  • 7,86 km²
  • 6.874° Comune per estensione territoriale

Densità:

  • 190,2 ab/km²
  • 2.728° Comune per densità abitativa

Altitudine:

  • 635 metri s.l.m.
  • 1.416° Comune per altitudine

Coordinate:

  • LAT 45° 48' 11" N LON 9° 27' 41" E ( 45.8030, 9.46138 )

FRAZIONI: Boccio, Colle di Sogno, Forcella Alta-Pertus

Festa Patronale: 3 febbraio - San Biagio

Giorno di mercato: mercoledì mattina

Il comune è sito nella valle San Martino e fino al 1992 apparteneva alla provincia di Bergamo. Comune di mezza montagna posto a 635 m s.l.m. in un'interessante scenografia paesaggistica che rende possibili brevi escursioni di carattere naturalistico, conserva luoghi in cui si respira ancora l'aria di una realtà contadina e montana di un tempo. Borgo di origine medievale arroccato intorno alla vecchia parrocchiale dei Santi Pietro e Biagio e alla torre detta di Tuzzano Rota, reso celebre dalle illustri figure del patriota Gabriele Rosa, del medico -famoso per i suoi studi botanici- Lorenzo Rota, del sacerdote e giornalista Davide Albertario e del filosofo metafisico Gustavo Bontadini, è collocato sull'orlo di un ampio terrazzo posto a vista sull'Adda. Importante è l'Oratorio di San Domenico con pitture raffiguranti scene vicine alla danza macabra ed interessante risulta la località di Colle di Sogno, un compatto nucleo di edifici rustici abbarbicato sul crinale della montagna a quasi mille metri di altitudine. Il Museo Ca' Martì documenta la storia, la memoria, la vita e il lavoro dei muratori di Carenno e della Val San Martino tra Ottocento e Novecento, ben testimoniato dall'imponente nuova chiesa parrocchiale dell'Immacolata principiata nel 1911, e ad esso è collegato un percorso che conduce ai luoghi e ai segni legati al lavoro dei muratori (edifici, nuclei, cave).